Mancavamo da molto noi di Volvo da Castelfranco, bellissima cittadina della Marca Trevigiana che ha dato i natali al Giorgione. Siamo tornati da Nicola Dinato al suo Feva, probabilmente uno dei ristoranti italiani più convenienti in rapporto all’alta qualità offerta con un ambiente di sobria eleganza e una splendida cucina a vista.
Attentissimo alla materia prima e ricercatore appassionato, unisce in ogni piatto tecnica e cuore al servizio di una estrema piacevolezza. Questa volta abbiamo provato il menu più legato a una cucina tradizionale e di sostanza (Mente), offerto a 40 euro per 5 piatti.
La partenza arriva prima con le croccanti chips di patata americana e poi con la carota del suo orto, curato nel massimo rispetto dell’ambiente, servita con una crema di pastinaca e aringa
Una bella scoperta le arachidi home made non tostate, buonissime
La patata di montagna alla brace, ripiena di Morlacco e con il tocco del tartufo nero, è una materica delizia
Il risotto ai cavolfiori, mandarino, cannocchie e alici è un piccolo capolavoro, sia per la presentazione, sia per la suadenza di ogni singolo boccone in cui dolcezza, acidità e consistenze si rincorrono lungo il filo conduttore di un riso dalla cottura perfetta
Buoni anche i paccheri alla carbonara di canestrelli, pesto di ricci di mare e santoreggia
La lepre in letargo diurno è una succulenta prova di moderna classicità, da centellinare un boccone dopo l’altro
Concludono il percorso un evergreen come il “tiramigiù” e qualche piccola chicca
Elodie Dubuisson, moglie di Nicola ed esperta regista di sala, ora è affiancata dal giovane Stefano, sommelier che ha saputo farci divertire con grande garbo e calici dal contenuto originale, scelti da una carta dei vini finalmente all’altezza del contesto.
Si spendono dai 25 ai 60 euro, con grande soddisfazione