Siamo arrivati a una tappa importante dei nostri viaggi nel gusto con Volvo, dopo tanti racconti è giunto il momento di prenderci un attimo di riposo. Perciò, prima di congedarci, almeno per un po’, abbiamo scelto un luogo del cuore, un ristorante in cui almeno una volta bisognerebbe passare per capire fino in fondo cosa significhi accoglienza, quale sia la quintessenza del menu di un ristorante dove si fa ricerca senza stravolgere ingredienti e sapori. Dove insomma imparare ad affrontare la cosiddetta “alta cucina” senza paura, prima di addentrarsi nei meandri e tra le cime impervie della creatività. Ebbene, sono trent’anni ormai che i fratelli Portinari in quel di Lonigo lasciano quotidianamente la loro impronta, peca appunto. Mani davvero difficili da confondere quelle di Nicola e Pierluigi. Se il primo è lo chef tout-court, il secondo realizza dessert che spaziano andando e venendo tra i confini di dolce e salato, in una perfetta armonia gustativa.
Lasciatevi quindi tentare da uno dei corposi, affascinanti menu degustazione, preceduti da amuse bouche come si deve, a partire da una piccola gioia come gli asparagi con legumi e pomodori disidratati