Bologna la dotta, Bologna la rossa, Bologna la grassa. Una città che nell’immaginario collettivo è fatta di scorpacciate di lasagne e tortellini sta invece attraversando un momento felice che senza abbandonare la tradizione si apre su orizzonti gastronomici vivaci e variegati. Con la nostra Volvo V60 D5 ci siamo allontanati di pochi minuti dal centro per raggiungere Via Del Traghetto, suggestiva periferia antica dove ha trovato casa e cucina il vulcanico Vincenzo Vottero. Artefice di uno stile inconfondibile, funambolo degli ingredienti, Vincenzo è un cuoco di grande esperienza che ha raggiunto un bell’equilibrio. I suoi sono piatti di certo complessi, mai complicati, ma soprattutto divertenti e comprensibili. E un ottimo esempio di come tecnica e creatività possano traghettare verso idee di grande gusto.
È il caso dell’ormai famoso “falso” farro. Fatto di croccanti chicchi di sedano rapa, crema di zucchine, estratto di carote, limone arancia e zenzero e mantecato al Parmigiano Reggiano 36 mesi, dona una nota di acidità e freschezza che “apre” il palato
“Polpo-so” è un soffice polpo scottato ai ceci con cavolo cappuccio, colatura di alici e passata di fagioli neri, felice incontro tra elementi morbidi e croccanti
“Nel Bosco”, un inno alla gola, è una tartare di capriolo al coltello affumicata al legno d’acacia con mela, tarassaco, mandorle al cacao e rosmarino. Bella la spinta che la nota di fumo dona alla carne, così come l’acidità vegetale che ne mitiga la dolcezza
I “Ricci Coi Dritti” sono gli eccellenti spaghetti di Carla Latini con ricci di mare, broccoletti e ricotta stagionata di pecora. Un gioco tra vari gradi di sapidità, perfettamente riuscito
Tour-Tlen, vincitori di un celebre concorso locale, sono gli ottimi tortellini tradizionali con burro artigianale Occelli, tartufo nero, Parmigiano Reggiano di 26 mesi delle vacche rosse con “ristrettissimo” di faraona e fieno e per finire il tocco acidulo del caviale di lambrusco
“L’amore sopra il cornicione”: uno splendido piccione arrosto con polentina alle noci macadamia e salsa all’aglio nero. Carne di grande succulenza e cottura da manuale
Nicola, omaggio a un amico, è cervo BBQ style con mostarda piccante all’amarena Fabbri e cicorietta ripassata allo scalogno. Anche in questo caso carne notevole e un azzeccato rincorrersi di dolcezza e note acide a bilanciare
Da intenditori della succulenza le animelle d’agnello croccanti “Tosazu” con cavolo nero gratinato al Parmigiano Reggiano, giardiniera di gambi, salsa tosazu (a base di fumetto di tonno bonito, alga kombu, salsa di soia e hon mirin)
Sul fronte dolci la suadenza del cremoso al lampone e amaretti
E per terminare un gelato al dulce de leche da leccarsi i baffi
Il nostro caldo invito è di approfittare del menu degustazione di 7 portate offerto a 45 euro, per una bellissima esperienza di gusto in un ambiente accogliente e un servizio ad alto tasso di professionalità. Carta dei vini originale e ben strutturata: lasciatevi consigliare e non ve ne pentirete!