Non capita tutti i giorni di mangiare in un luogo come questo: una torre carceraria del 700 e una vera e propria raccolta museale di meravigliosi reperti dell’epoca romana in un edificio nel centro di Oderzo (TV), l’antica Opitergium. Il ristorante, va da sé, è molto elegante, con una struttura architettonica che integra in modo emozionante antico e moderno. Un posto davvero unico nel suo genere, perfetto per una cena romantica…
Alessandro Breda è uno chef di indiscussa tecnica e di grande cuore, Adriano Fumis in sala intrattiene sornione gli ospiti che potranno godere di una cucina tanto ricercata quanto immediata nel restituire il gusto di materie prime eccellenti. Una carta dei vini vastissima e la cordialità del servizio completano il quadro.
Si parte con un paio di saluti della cucina, tra cui un croccante fritto
Bella e buona la rivisitazione di uova e asparagi, con la crema di albume di una morbidezza assoluta
Il pluripremiato baccalà “cotto e crudo” con crema di patate affumicate e cenere di verdure non vorresti finisse mai
Godimento puro anche per la zuppetta di pesce, un vero concentrato di mare
Eleganza e succulenza, le chiavi del successo dei conchiglioni ripieni di lumache alla bourguignonne con agretti
Non può mancare il piccione nelle perfette differenti cotture di petto e coscia
Dulcis, come si dice, in fundo, due dessert da leccarsi i baffi. Un originale omaggio a Gualltiero Marchesi con il caleidoscopico il riso, oro e frutti di bosco
E poi, giusto per demolire qualunque tentativo di controllo calorico, il cioccolato Dulcey con banana e sesamo, spuma di yogurt e “gel” di ananas
Irresistibile anche la piccola pasticceria, di alta qualità (e quantità)
La cosa bella? Sono due: ci si alza da tavola incredibilmente leggeri e si spende una cifra ragionevole in rapporto all’esperienza. I menu degustazione vanno da 60 euro per 5 portate a 90 per 7.
Gellius