Alzi la mano chi pensa a Rimini senza avere in mente spiaggia e ombrelloni, Fellini e piadina. Anche se questa città è molto altro, tra cui la sua storia millenaria. Come l’imponente ponte di Tiberio, edificato ai tempi dell’antica Roma tra gli anni 14 e 20 dopo Cristo. Appena attraversato il ponte, poco fuori dal centro storico della città, c’è Nudecrud
Piadineria, caffetteria, un posto giusto per l’aperitivo, qualche piatto caldo della tradizione locale, questo è uno di quei luoghi dall’identità multipla che stanno costruendo il futuro ai confini tra ristorazione e bar-oltre-il-bar. Tovagliette di carta che contengono menu e carta (minima ma interessante) dei vini e delle birre, va da sé artigianali e di qualità, servizio veloce e spigliato. Spartano ma sufficientemente accogliente per una sosta golosa a un giusto prezzo.
Un assaggio di piada, non troppo sottile ma soffice e dall’impasto gustoso, naturalmente crudo, squacquerone e rucola, precede una lasagna che ne mangeresti altre due nonostante la porzione sia a prova di stomaco robusto, semplice e senza dubbio buona.
Oltre l’abbondante, in dose da Gargantua 2.0, le polpette di carne con purea di patate e zucchina ripiena
Da dividere in due, giunti a questo punto, una bella fetta di crostata alle albicocche
Tra i 15 e i 25 euro a seconda della fame, ben spesi.