Quintessenzialmente romantica, un’immagine di repertorio come questa rende l’idea di una serata trascorsa sulla riva del lago di Garda, lungo la nobile sponda bresciana, in un ristorante tra i più interessanti della zona. A noi è capitata una giornata fredda e abbiamo dovuto rinunciare al piacere del meraviglioso dehors, ma poco male: ci si gode comunque un ambiente ovattato, elegante e pieno di attenzioni.
A partire dal croccante appetizer
Un antipasto ‘povero’ come il rotolino di anguilla con giardiniera profumata all’aceto di dragoncello risulta di fine succulenza
Colore, gusto e leggerezza si fondono perfettamente nei ravioli neri di branzino in guazzetto di vongole e veraci e finocchietto selvatico
Perfetto per cottura e fragranza anche il capocollo di maialino da latte cotto lentamente con salsa al mirto, prugne secche e cannella con patate al wasabi: morbido sollucchero di profumata grassezza..
Piccoli capolavori dolci prima e dopo il dessert, sia al cucchiaio
sia croccanti
Per terminare con un’eccellente crema fredda ai datteri con goloso al caffè, rhum invecchiato e lime
Va da sé che la grande qualità non è esattamente quel che si dice a buon mercato. Vale comunque assolutamente la pena di spendere 75 o 95 euro per uno dei bei menu degustazione e un’esperienza che appaga sensi e vista, con a disposizione una carta dei vini ben articolata e con ricarichi non insostenibili.