Per qualche mese noi di Volvo avevamo perso di vista Cristian Mometti. Lasciata la tanto felice quanto breve avventura valdobbiadenese al Dobladino, il giovane maestro della vasocottura si è palesato in un ambiente ancora più affascinante. Il tempo di una ristrutturazione a regola d’arte e lui ha finalmente preso le redini del nuovo ristorante all’interno di questo splendido resort a Ponzano Veneto, due passi da Treviso, con poche lussuosissime camere e una SPA da mille e una notte. Ben venga quindi il ritorno di un cuoco capace in una Marca Trevigiana avara di tavole come si deve. L’ambiente delle sale dedicate al ristorante, frutto del lavoro di un artista-artigiano del veneziano, è la giusta integrazione tra uno stile sobrio e informale e l’eleganza del luogo.
Si inizia con un delicato benvenuto, la soave crema di patate e bieta con baccalà mantecato
Bella consistenza e contrasti di dolcezza e acidità per il petto d’oca con radicchio, senape e melagrana
Preziosa chicca la terrina d’oca e foie gras con fichi e gelatina al vin brulé
Resa croccante fuori e tenera all’interno da un sapiente gioco in cottura, un boccone suadente da godere dopo l’altro, la lingua di manzo con fagioli di Lamon, sedano, porro e il tocco esotico del wasabi
Piacevolmente implacabile, la sequenza di succulenze continua con gli eccellenti ravioli di grano saraceno con Toma blu alle erbe, zuppetta di porro e polvere di speck
Degna conclusione della parte salata una coscia d’anatra (rigorosamente di cortile) confit al miele speziato con cipollotto glassato, caprino di yogurt e fichi caramellati
Doveroso l’omaggio alla vasocottura con il cremoso e riuscito bonet con i lamponi
Una sala all’altezza, gestita con grande professionalità e spirito d’accoglienza, oltre a una carta dei vini ben assortita, completano un’opera di vero gusto. Si spendono, volentieri, sui 50 euro.