È magica Asolo, incastonata come una gemma nel verde brillante di colline che hanno fatto e continuano a far innamorare. Strade strette e tortuose in cui la nostra Volvo V60 D5 si destreggia agile fino ad arrivare al delizioso centro storico con i suoi portici e i palazzi d’epoca. Qui abbiamo raggiunto Stefano De Lorenzi nel suo nuovo locale. Dopo la felice esperienza di Zenzero, a Grumolo nel vicentino, questo giovane cuoco, in omaggio alla tradizione iniziata dal nonno ristoratore e ai suoi insegnamenti, ha voluto abbandonare modernità e piatti di ricerca per approdare a una splendida rivoluzione. Nel suo nuovo Due Mori c’è ancora la passione per i prodotti, rigorosamente biologici e possibilmente reperibili tra l’orto di casa e i colli del circondario. Solo che ora non c’è più elettricità se non per l’illuminazione, né gas: tutto viene semplicemente cotto a legna grazie a una bellissima cucina economica concepita da lui e fatta costruire da un artigiano locale.
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Zenzero, biologico mediterraneo d’autore
Grumolo delle Abbadesse, in provincia di Vicenza, è un piccolo comune famoso per l’ottimo riso. Nella frazione di Vancimuglio si trova Villa Chiericati di Andrea Palladio e lungo la via Nazionale c’è Zenzero, il bio-ristorante di Stefano de Lorenzi, giovane brillante cuoco fedele promotore del biologico tout court che si è inventato una formula tanto semplice quanto allettante per attrarre il pubblico gourmet, soprattutto i più giovani. Proposte interessanti a prezzi ultraleggeri con il bio-bistrot a pranzo, ma da provare assolutamente sono i menu 3/6/9 offerti rispettivamente a 30 i primi due e 45 il terzo.
Un posto a Milano
C’è sempre un po’ di meraviglia quando a Milano si scopre un bel recupero di una cascina del diciottesimo secolo davvero poco distante dal centro. Trattoria, spazio multifunzionale, orti e serre, laboratori: un ambiente luminoso, pieno di movimento, dinamico. Aperto da colazione a cena: dal cappuccino, al panino, a piatti ben fatti.
Nicola Cavallaro è un cuoco di grande esperienza convertito – felicemente – a una nuova avventura che lo vede protagonista di un approccio non banale alla semplicità. Perché qui l’offerta gastronomica è certamente a portata di tasche e gusti, ma allo stesso tempo consente di assaporare ingredienti a filiera corta e selezionati con cura certosina.
Il mio rapido pranzo?
Prima una buona e coloratissima zuppa di carote e zenzero con caprino;
poi il pollo alla griglia con patate e misticanza: finalmente una carne di ruspante soda e col suo sapore, virtù ormai rara.
Da non perdere il pane, lievitato come si deve e una torta di mele con i fiocchi.
Per 28 euro, acqua coperto e caffè inclusi.
In sintesi una pausa ideale da grigio e uffici a due passi dalla fermata M3 di Porta Romana.
