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Divertimento a tavola: all’Antica Trattoria del Reno

Bologna la dotta, Bologna la rossa, Bologna la grassa. Una città che nell’immaginario collettivo è fatta di scorpacciate di lasagne e tortellini sta invece attraversando un momento felice che senza abbandonare la tradizione si apre su orizzonti gastronomici vivaci e variegati. Con la nostra Volvo V60 D5 ci siamo allontanati di pochi minuti dal centro per raggiungere Via Del Traghetto, suggestiva periferia antica dove ha trovato casa e cucina il vulcanico Vincenzo Vottero. Artefice di uno stile inconfondibile, funambolo degli ingredienti, Vincenzo è un cuoco di grande esperienza che ha raggiunto un bell’equilibrio. I suoi sono piatti di certo complessi, mai complicati, ma soprattutto divertenti e comprensibili. E un ottimo esempio di come tecnica e creatività possano traghettare verso idee di grande gusto.

È il caso dell’ormai famoso “falso” farro. Fatto di croccanti chicchi di sedano rapa, crema di zucchine, estratto di carote, limone arancia e zenzero e mantecato al Parmigiano Reggiano 36 mesi, dona una nota di acidità e freschezza che “apre” il palato

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Creatività: all’Antica Trattoria del Reno

A noi di Volvo piace ogni genere di strada, perché la gioia di viaggiare con la nostra V60 D5, sorniona e silenziosa oppure muscolosa quando serve, è sempre al massimo. Allo stesso modo quando andiamo alla ricerca dei luoghi del gusto non ci importa che cosa mangeremo, ma quanto buono sarà. C’è quindi il ristorante tradizionale, con i piatti che rassicurano oppure, come qui a Bologna da Vincenzo Vottero, c’è la trattoria, addirittura antica nel nome, che depista. Perché questo cuoco, tanto sorridente quanto competente, ha la passione per una cucina che fa dell’originalità meditata il suo filo conduttore. Creatività quindi, ma sempre centrata.
Ci si può sbizzarrire, lasciando fare allo chef. Per esempio partendo con il freschissimo “falso farro”: sedano rapa, crema di zucchine, mantecato con burro artigianale e parmigiano vacche rosse 36 mesi, estrazione di carota, zenzero, arancia e limone

reno falso farro
O ancora il “vecchio muro” in cui si gode della suadenza di una terrina d’anatra con il suo foie gras, accompagnati da gel di maracuja e clorofilla, sfoglia di macarons alla liquirizia e pepe nero

reno terrina
“Un tocco di cren” è invece la passatina di topinambur e rafano con polipetti, pomodorini appassiti e il “caviale” di rosmarino

reno cren

Bel gioco il chupa-chupa di mazzancolle mediterranee con sesamo nero e bisque al whisky Big Peat Sour

reno chupa

Gran piatto “la Romagna secondo me”, dove la tradizione va a braccetto con la creatività: passatelli di bottarga di tonno, mandorle e lattuga di mare in uno splendido brodo di moletti

reno passatelli
“Chi va piano” sono gli ottimi spaghetti di grano arso con ragù di lumache e la loro terra, asparagi crudi e cotti

reno spaghetto
“Gin Mare e Tonic” è il tenero e succulento galletto ai profumi di gin e salsa all’acqua tonica, con un piacevolissimo finale amarognolo

reno galletto
Finale in dolce bellezza con il dulce de leche con sale nero e zuppetta di arance

reno dolce
Un’accoglienza di grande professionalità e una carta dei vini, va da sé, originale, completano il quadro di un’esperienza da fare, spendendo cifre del tutto ragionevoli. Sui 45 euro.

ANTICA TRATTORIA DEL RENO