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AGA, moderna passione

C’è qualcosa che accende e amplifica la gioia di un bel viaggio in montagna con la nostra Volvo V60 D5? La strada che dall’uscita della A27 Venezia Belluno va verso il Cadore passando per Longarone è l’ideale. Qualche rettilineo e poi le curve in mezzo a un panorama meraviglioso. Come quello di cui abbiamo goduto lungo il percorso per arrivare a San Vito, da Oliver Piras e Alessandra Del Favero al loro AGA. Già questo inverno eravamo stati bene, così la curiosità di provare il nuovo menu ci ha spinti a tornare. E abbiamo fatto bene. Qui non si viene per la cucina tradizionale, ma non abbiate paura. La spinta creativa e la voglia di sperimentare di questo giovane sardo adottato dai monti veneti si traducono in piatti che mettono insieme una tecnica formidabile, idee geniali e una consapevolezza piena del concetto di gusto. Così bisogna lasciarsi stupire, non da funamboliche invenzioni fini a se stesse, ma da piatti che sfidano l’equilibrio per condurre i sensi a nuove emozioni. Freschezza, pulizia e purezza con una grande passione per le erbe e le loro virtù in cucina. Non a caso Oliver cura amorevolmente il suo orto ai piedi delle vette…

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AGA, talento e sorriso a San Vito di Cadore

 

Le emozioni sono dotate di sfumature che si diramano senza fine, come i toni di rosa che assume il cielo di montagna al tramonto mentre conduciamo in souplesse la nostra Volvo V40 Cross Country lungo le curve della statale Alemagna. La massa imponente dell’Antelao che ci sovrasta, il nobile profilo del Pelmo di fronte a noi, mentre in lontananza si scorgono le Tofane della Conca Ampezzana che abbraccia Cortina. Siamo a San Vito di Cadore, circondati da vette e colori che regalano agli occhi uno spettacolo inarrivabile. Quassù da pochi mesi, lo storico Hotel Villa Trieste ospita un angolo di alta, altissima cucina. Quattro tavoli, sedici coperti, legno chiaro e calda essenzialità sono le parole chiave che Oliver Piras e Alessandra del Favero hanno utilizzato per la loro creatura. Tanto è impressionante il curriculum di questo giovane chef, la cui formazione va dalla Francia all’Italia passando da Spagna e Danimarca attraverso il massimo dell’eccellenza in cucina, quanto sono sorprendenti la sua squisita umiltà e la voglia di apprendere che si accompagna al desiderio di appagare il palato. Senza compromessi, perché la sua è una modalità espressiva di grande personalità. Piatti di elevata complessità e allo stesso tempo istintivamente buoni, in cui l’alta tecnica, mai fine a se stessa, è al servizio di piacere e gusto. Un gusto nuovo, in cui finalmente si riconoscono mano e idee originali. Lungo tutto il percorso della degustazione ci accompagneranno un pane e dei grissini fragranti con un burro montato indescrivibilmente seducente.

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