I colli Berici sono un capolavoro di curve e saliscendi tra il verde brillante della campagna, l’ideale per mettere alla prova l’agilità della nostra Volvo V60D5. Se poi ci viene appetito, basta un quarto d’ora per lasciare il centro di Vicenza e trovarsi in uno storico luogo del gusto come l’Antica Osteria da Penacio. Un ambiente caldo e accogliente, la mano versatile di Imera Gianello in cucina con Roberto,
I colli Berici e l’Antica Osteria da Penacio
Da Ezio, la pizza e la musica del “crunch”
Uno dei primi centri al confine tra le province di Treviso e Belluno, provenendo da Montebelluna o Valdobbiadene, è Alano di Piave. Con la nostra Volvo V60D5 abbiamo raggiunto questo piccolo paese annidato ai piedi delle prime montagne salendo verso Feltre.
Qui, dal 1977, la pizzeria dei Lovatel rappresenta una garanzia che ora sta diffondendo la sua qualità ben oltre il territorio. Al punto da ritrovarci un martedì sera in un locale tanto accogliente quanto gremito di persone. Niente paura, comunque, basta prenotare. Il servizio è efficiente e cordiale e le pizze sono buonissime. Merito di una tecnica affinata nel tempo prima dal padre e poi dal bravo Denis Lovatel. Più di 50 ore di lievitazione, un impasto composto da farine biologiche da grani antichi e una croccantezza davvero irresistibile.
Una stuzzicante sorpresa squisitamente locale offerta come originale benvenuto è la zuppa di fagioli con il radicchio.
Denis, non contento di proporre una gamma di pizze di alta qualità, con ingredienti eccellenti tra presidi Slow Food, DOP e IGT, si è inventato una formula che prevede la partecipazione di un cuoco di alto lignaggio. A partire da gennaio (è stato il turno del nostro amico Francesco Brutto di Undicesimo Vineria a Treviso) per 12 mesi si alterneranno altrettanti chef contribuendo a trasformare un loro piatto nella ghiotta guarnizione di una pizza.
A noi è capitata una creazione di Riccardo Gaspari di El Brite de Larieto di Cortina d’Ampezzo: lo squisito crunch “musicale” della base ricoperto da fiordilatte, geometria di lingua di manzo, salsa arcobaleno ai peperoni e foglie di spinacio croccanti
Grande assaggio anche una classica del locale come la “Colori Gustosi”: pomodoro di San Marzano, cuore di burrata di Andria, olive taggiasche, datterini confit, mandorle tostate e olio extravergine d’oliva
Ancora, un’ottima “Goduria Unika” a base di fiordilatte, mandorle tostate, culatello di Parma, confettura di mele cotogne e scaglie di provola dei Nebrodi
Non mancano dolci all’altezza del resto, come uno strudel da manuale
E un elegante tiramisù alla frutta
Si spendono sui 20 euro con la disponibilità di qualche buona calice di vino in abbinamento, in alternativa a un’interessante selezione di birre artigianali.
Da non perdere!
Alla Catina, a Pordenone, tanto e di gusto
Carlo Nappo l’avevamo conosciuto al concorso Emergente: incuriositi da un paio di piatti decisamente intriganti, noi di Volvo abbiamo voluto fargli visita anche a Pordenone. Il giovane chef è al volante di una macchina dalla guida temeraria. In pieno centro di una cittadina tanto gradevole quanto poco avvezza all’alta cucina c’è questo ristorante dalla tripla identità. Rischio altissimo infatti è quello di riuscire a servire oltre 120 coperti per un pranzo di qualità a basso prezzo, fare una pizza come si deve e infine offrire una degustazione di piatti gourmet di grande pregio. Ma il coraggio paga e con un’ottima organizzazione, maestri di livello tra cui Enzo De Prà del Dolada e Mauro Uliassi e tanto savoir faire, il cuoco ottiene un risultato di grande soddisfazione.
Così Carlo ci ha sorpresi con una sequenza di trovate divertenti, a volte azzardate e con una nota dolce spesso in primo piano a fare quasi da filo conduttore, ma sempre decisamente convincenti.
A partire da pane, caviale di salmone e crema di nocciola. Suadente.
