Qualcosa allora finalmente si muove in questa Bologna gastronomica dalle magre soddisfazioni per chi voglia, una volta ogni tanto, uscire dalla routine di tortellini e tagliatelle (anche se non mancano ottimi omaggi alla tradizione). Ebbene, il protagonista in questo caso è un giovane veracissimo napoletano, trapiantato con soddisfazione nella città felsinea. Il contesto è notevole: all’interno di albergo a 4 stelle di fascino moderno, il ristorante trova spazio dove all’inizio del secolo scorso si trovava un caffè chantant, il Teatro Eden. In un ambiente ampio e luminoso Agostino Iacobucci propone una cucina di classe ed eccellente tecnica, in cui leggerezza ed eleganza “vestono” l’essenza di sapori e materie prime.
Piccolo squisito regalo territoriale il macaron di pistacchio e mortadella
E poi la delicatezza del mare con il calamaro scottato al vapore, gel di porcini, mandorle e lime
Concentrazione, contrasti bilanciati e un boccone di qualità assoluta: è l’ostrica, gelatina di Campari e gelato al mango
Strepitosa per consistenza e sapore la versione di ‘seppia e piselli’ personalizzata dallo chef sia nella sua presentazione sia per l’aggiunta della sapidità del caviale
Originale l’idea di servire tra gli antipasti questo succulento polletto di Bresse arrosto con insalatina e salsa di crostacei
E un piccolo divertente gioco: l’ostrica che non c’è. Erba ostrica e mango, per una sensazione palatale piacevolmente spiazzante
Grande concentrazione e splendido impatto per le tagliatelle con asparagi, menta e ricci di mare
Tra i secondi un convincente, intenso baccalà la cui ‘cottura’ (il pesce non vede il fuoco) avviene in olio per dieci giorni. Primavera al mare.
Prima dei dessert ecco un divertente intermezzo che prepara il palato per nuovi sapori: gelato al cetriolo e frutti rossi
Bello e buono ‘mela e Aglianico’
Finale di grande gusto, con un dolce non dolce originale e di estrema piacevolezza: un marchio di garanzia per una la mano felice dello chef è il gelato di bufala con crema di peperoni arrosto all’olio extravergine d’oliva con frutti di bosco e polvere di capperi. Bello!
Inutile dire che anche la piccola pasticceria, coccola finale, è irresitibile
Esperienza cittadina di grande soddisfazione per noi di Volvo. Da non dimenticare il servizio di grande professionalità e una carta dei vini di buono spessore. Si spendono meritatamente 64 o 74 euro per i due menu degustazione e sugli 80 alla carta.