Noi di Volvo siamo felici di essere tra i primi a raccontare di Aqua Crua a Barbarano Vicentino, un’altra nuova tappa nell’effervescente contesto gastronomico di una provincia che è sempre più popolata di grandi luoghi del gusto. Un progetto ambizioso, un cuoco di rango con esperienze ‘alte’ (Le Calandre, Veyrat, Aimo e Nadia) e una mano felice con la giusta dose di umiltà (non comune purtroppo in questo mondo di stelle) fanno di questo ristorante una meta da non mancare. Giuliano Baldessari, coadiuvato da Simone Poser, è un giovane che maneggia le tecniche di cucina con grande maestria: di bello c’è che non si tratta di un esercizio fine a se stesso, ma di un intelligente metodo che porta nei piatti nitore e leggerezza senza mai perdere di vista il succo del sapore.
Elementi di design high tech integrati al calore del pavimento a listoni di legno e al bel caminetto all’ingresso predispongono a un’esperienza rilassante che la cucina a vista rende in qualche modo ‘totale’. Come non esistesse un confine tra chi realizza il piatto e chi ne gode.
Lo stile è moderno, essenziale e rigoroso. Allo stesso tempo ogni boccone ha la sua spiccata personalità, a partire dalla divertente sequenza di piccole entrate. Dal baccalà al cavolo romano, passando per suggestioni orientali che sanno di miso e cavolo fermentato.
Per proseguire con un assaggio di qualcosa che sembra pasta ma pasta non è, a base di manzo e sedano rapa. Profumo e croccantezza.
Elegante e buono il carpaccio di manzo. Servito con foglie di primula, gamberi, crackers e crema di asparagi è freschezza allo stato puro, non priva di interessanti contrasti ma perfettamente in equilibrio.
Particolari e di grande impatto questi ravioli con maionese di garusoli avvolta in alga con scampi e foglia d’ostrica. Mare in purezza e bel contributo croccante della cialda di polenta.
Si prosegue con il raffinato gusto terragno del cappelletto ripieno di burrata con lumache di terra, spugnole e caviale. Un sapiente gioco di elementi.
Rassicurante e pieno il sapore del risotto con salsa di pistacchio, cozze e profumo di liquirizia
Sul filo di una delicata dolcezza la perfetta texture della cernia con gnocchi di mandorla, asparago bianco e patate viola
Divertente lo stacco verso i dolci: sorbetto con patata americana, gin e lime
Da manuale, semplice piccolo capolavoro. Millefoglie con spuma allo yogurt e passata di fragola
Irrinunciabili le piccole delizie finali, protagonista il cioccolato
Percorso di classe quello offerto dall’Aqua Crua. Se questo è l’inizio, è premessa di un avvenire di grandi soddisfazioni. Da non dimenticare il servizio in sala curato dalla sorridente e preparata Gloria Dianin, la quale si occupa anche della carta dei vini. Si spendono davvero volentieri i 60 euro (80 con vini in abbinamento).
Interessante infine l’opportunità di fermarsi a dormire in una delle cinque camere (4 doppie e una suite) a disposizione degli ospiti.